piCCiCo & the Rollers
Descrizione
Mi chiamo piCCiCo e sono un artista poliedrico di Nocera Inferiore (SA) che ama definirsi scanzonato e curioso, a volte inquieto.
Sono grafico, disegnatore, videomaker e musicista autodidatta, utilizzo lo pseudonimo di una fantomatica band (piCCiCo & the Rollers) per pubblicare la mia musica, ma di fatto concepisco e realizzo i miei album in totale autonomia. Scrivo testi e musiche, suono e realizzo tutte le parti musicali con strumenti dal vivo o in digitale (nota per nota in midi, per intenderci), canto, creo gli arrangiamenti, mi occupo dei missaggi, realizzo loghi, foto e grafica di ogni mio singolo lavoro. Inoltre, dal mio 4° album "Sparatrap" (2022) ho iniziato anche a realizzare video musicali con animazione in grafica vettoriale. Tutti scritti, disegnati, montati e prodotti da me. La scelta di utilizzare il nome di un fantomatico gruppo è sia per timidezza che per maggiori possibilità grafiche.
Amo la totale libertà d’espressione creativa e ripudio scendere a patti con mode o furbizie musicali, né tantomeno con strutture classiche del formato canzone. I miei riferimenti musicali sono molteplici ma coloro che mi hanno condizionato di più sono Frank Zappa, Prince, Suzanne Vega, George Gershwin, Elio e le Storie Tese, Joni Mitchell, Björk, Miles Davis, Santana e Madonna. Amo il jazz quanto l'elettronica, il pop quanto il rock, la musica sinfonica quanto il rap. Sono curioso verso tutto ciò che mi risulta nuovo, originale, anche se complesso o di difficile ascolto. Il mio unico faro è il buon gusto e l'autenticità.
Ho fondato un’etichetta personale (22 Note Records), uno studio di registrazione (Area Colt Sound Studio) e uno studio di animazione digitale (Area Coltivabile Studio) praticamente a casa mia, ma sono invenzioni grafiche non commerciali. Ho realizzato anche da solo un mio sito: www.piccico.com per permettere a chiunque di scaricare gratuitamente la mia musica ed ascoltarla come gli pare, dove gli pare, se gli pare.
La mia creatività non ha scopo di lucro, è solo un’urgenza interiore a cui non posso sfuggire. Un’urgenza talmente pressante che in un disegno scrissi come didascalia “Nascere artista è stata una dannazione”. Perché quando lo sei, non hai vie di fuga. O crei o provi malessere fisico e mentale.
E mettiamola così…
Io sono un tipo che ci tiene molto alla salute.