RoccAgreste
Descrizione
RoccAgreste è un inno alla vita, alla terra, all’amore e alla montagna, un mondo immaginario dove finzione teatrale e vissuto quotidiano s'incontrano e s'intrecciano fino a diventare indistinguibili. Un disco fuori moda, un progetto senza tempo, prodotto in digitale, ma pensato in modo del tutto analogico, piuttosto agricolo, a riparo dal lusso, lontano dalla perfezione. Non è una raccolta di canzoni, la cronaca di un istante rubato nell’attimo del suo consumarsi. E’ piuttosto il racconto sinceramente imperfetto, spontaneamente artefatto, ironicamente eccessivo, brutalmente reale di una storia fatta di suoni, passioni, amicizie e cambiamenti che attraversano il tempo. La sintesi impossibile di un’avventura lunga quindici anni, che qui si ferma e da qui ricomincia.
L’ALBUM
Il concept-album RoccAgreste, prodotto artisticamente da Biagio Mendolia, cattura alla perfezione il sound e l’attitudine compositiva dei Camurria, divenendo a pieno titolo il Manifesto Ufficiale del Rock Agreste. Un paesaggio sonoro senza limiti di genere, diviso tra ironia, critica sociale, vissuto quotidiano e puro non-sense. Le sedici tracce di cui si compone vantano la partecipazione e la collaborazione di diversi musicisti ed artisti siciliani che hanno contribuito ad arricchire il lungo lavoro di produzione realizzato dalla band. Oltre ad alcuni classici del genere come "U Blues do Motozappa", "Tu Mà", “La Canzone del Sud” e "La Musa Pazza", nel disco trovano spazio lo swing di "Catunìa", l’amore di "Serenata in la Minore" e "Traficu a Villa", la trilogia "Montanara" ed il pop rock del "Il Cantico della Montagna", di cui è stato realizzato un divertente videoclip in stop-motion. L’album contiene anche una passionale interpretazione di "Mokarta", celebre brano dei Kunsertu e "Venerdì Samba", un ironico ed esplicito omaggio alla propria città d’origine, liberamente ispirato alla marcia funebre “A mio Padre” del M° Di Dio, forse il motivo musicale più celebre e commovente tra quelli intonati dalla Banda Comunale durante la processione del Venerdì Santo.
Il titolo dell'album gioca semioticamente con le parole "Rock" (agreste), il genere della band e "Rocca", il luogo più estremo ed elevato della montagna ennese, un tempo sede del Tempio di Cerere ed oggi uno dei luoghi più celebri e simbolicamente rilevanti di tutta la città. Enna, celebrata in modo invisibile e onnipresente, è in qualche modo la musa ispiratrice di ogni nota dell’album, metafora della vita semplice di una volta, di qualcosa che non c’è più, ma che ancora stenta a scomparire del tutto.
IL PROGETTO GRAFICO
Il progetto grafico e visuale dell’album, ideato da Biagio Mendolia e curato dalla graphic designer Giuliana Lo Presti, vanta il contributo del fotografo ennese Samuele Santuzzo e - insieme ad altre comparse - la partecipazione dell’attore ennese Gaetano Libertino, a tutti gli effetti volto “dormiente” del lavoro. L'immagine di copertina contiene molteplici riferimenti al "mondo agreste" e diversi oggetti che, disposti in modo apparentemente casuale, richiamano simbolicamente i contenuti di quasi tutte le canzoni presenti nell'album. L’aspetto letterario e concettuale del disco è arricchito inoltre da una serie di racconti, poesie citazioni e riferimenti letterari che insieme ai testi contribuiscono ad arricchire la poetica del Rock Agreste.
CREDITS
PRODOTTO da Biagio Mendolia
Produzione Esecutiva: Biagio Mendolia, Alberto Spina, Enrico Coppola
ARRANGIAMENTI: Biagio Mendolia & Camurria
REGISTRAZIONI & PRE-PRODUZIONE: Biagio Mendolia @ Black Vilasi Studios (Enna/Pergusa/Catania)
MISSAGGI: Andrea Ensabella @ Project Studio (Enna)
MASTERING: Alessandro "Gengy" Di Guglielmo @ Elettroformati (Milano)
STAMPA e DUPLICAZIONE: MipsOn Srl (Milano)
IDEAZIONE E COORDINAMENTO PROGETTO VISUALE: Biagio Mendolia
REALIZZAZIONE GRAFICA: Giuliana Lo Presti
FORMAZIONE
Biagio Mendolia: voce, cori e controcanti montanari, chitarre classiche ed acustiche, banjo, glockenspiel, percussioni, effetti | Alberto Spina: chitarre elettriche, voce | Enrico Coppola: basso elettrico Jossy Botte: sax tenore & soprano, clarinetto | Giuseppe Provitina: batteria, percussioni, flicorni, sproloqui Salvatore Lo Verde: batteria, percussioni | Mariano "marianinho" Di Stefano: chitarra classica Mario Sacco: fisarmonica | Mario Incudine: mandolini | Massimo Mascara: trombe Manuela Calì: voce, cori Giuseppe Maddalena: campioni | Marco "James" Puligheddu: voce | Andrea Ensabella: chitarra elettrica
L’ALBUM
Il concept-album RoccAgreste, prodotto artisticamente da Biagio Mendolia, cattura alla perfezione il sound e l’attitudine compositiva dei Camurria, divenendo a pieno titolo il Manifesto Ufficiale del Rock Agreste. Un paesaggio sonoro senza limiti di genere, diviso tra ironia, critica sociale, vissuto quotidiano e puro non-sense. Le sedici tracce di cui si compone vantano la partecipazione e la collaborazione di diversi musicisti ed artisti siciliani che hanno contribuito ad arricchire il lungo lavoro di produzione realizzato dalla band. Oltre ad alcuni classici del genere come "U Blues do Motozappa", "Tu Mà", “La Canzone del Sud” e "La Musa Pazza", nel disco trovano spazio lo swing di "Catunìa", l’amore di "Serenata in la Minore" e "Traficu a Villa", la trilogia "Montanara" ed il pop rock del "Il Cantico della Montagna", di cui è stato realizzato un divertente videoclip in stop-motion. L’album contiene anche una passionale interpretazione di "Mokarta", celebre brano dei Kunsertu e "Venerdì Samba", un ironico ed esplicito omaggio alla propria città d’origine, liberamente ispirato alla marcia funebre “A mio Padre” del M° Di Dio, forse il motivo musicale più celebre e commovente tra quelli intonati dalla Banda Comunale durante la processione del Venerdì Santo.
Il titolo dell'album gioca semioticamente con le parole "Rock" (agreste), il genere della band e "Rocca", il luogo più estremo ed elevato della montagna ennese, un tempo sede del Tempio di Cerere ed oggi uno dei luoghi più celebri e simbolicamente rilevanti di tutta la città. Enna, celebrata in modo invisibile e onnipresente, è in qualche modo la musa ispiratrice di ogni nota dell’album, metafora della vita semplice di una volta, di qualcosa che non c’è più, ma che ancora stenta a scomparire del tutto.
IL PROGETTO GRAFICO
Il progetto grafico e visuale dell’album, ideato da Biagio Mendolia e curato dalla graphic designer Giuliana Lo Presti, vanta il contributo del fotografo ennese Samuele Santuzzo e - insieme ad altre comparse - la partecipazione dell’attore ennese Gaetano Libertino, a tutti gli effetti volto “dormiente” del lavoro. L'immagine di copertina contiene molteplici riferimenti al "mondo agreste" e diversi oggetti che, disposti in modo apparentemente casuale, richiamano simbolicamente i contenuti di quasi tutte le canzoni presenti nell'album. L’aspetto letterario e concettuale del disco è arricchito inoltre da una serie di racconti, poesie citazioni e riferimenti letterari che insieme ai testi contribuiscono ad arricchire la poetica del Rock Agreste.
CREDITS
PRODOTTO da Biagio Mendolia
Produzione Esecutiva: Biagio Mendolia, Alberto Spina, Enrico Coppola
ARRANGIAMENTI: Biagio Mendolia & Camurria
REGISTRAZIONI & PRE-PRODUZIONE: Biagio Mendolia @ Black Vilasi Studios (Enna/Pergusa/Catania)
MISSAGGI: Andrea Ensabella @ Project Studio (Enna)
MASTERING: Alessandro "Gengy" Di Guglielmo @ Elettroformati (Milano)
STAMPA e DUPLICAZIONE: MipsOn Srl (Milano)
IDEAZIONE E COORDINAMENTO PROGETTO VISUALE: Biagio Mendolia
REALIZZAZIONE GRAFICA: Giuliana Lo Presti
FORMAZIONE
Biagio Mendolia: voce, cori e controcanti montanari, chitarre classiche ed acustiche, banjo, glockenspiel, percussioni, effetti | Alberto Spina: chitarre elettriche, voce | Enrico Coppola: basso elettrico Jossy Botte: sax tenore & soprano, clarinetto | Giuseppe Provitina: batteria, percussioni, flicorni, sproloqui Salvatore Lo Verde: batteria, percussioni | Mariano "marianinho" Di Stefano: chitarra classica Mario Sacco: fisarmonica | Mario Incudine: mandolini | Massimo Mascara: trombe Manuela Calì: voce, cori Giuseppe Maddalena: campioni | Marco "James" Puligheddu: voce | Andrea Ensabella: chitarra elettrica
Recensione
RoccAgreste
Molto interessante il progetto CAMURRIA, una band siciliana che canta l'amore per la terra, per l'amicizia, per l'ironia, per le passioni che difficilmente ci abbandonano. La band è composta da Bi...a cura di: antoniogi