The John Smith's

“The John Smith’s”, una band che prende il nome da una birra inglese, perchè la birra oltre a portare gli animi verso l’ebrezza e la sregolatezza, unisce i gruppi di persone, e nel nostro caso un gruppo di amici, che ad un certo in un momento della loro vita hanno sentito il bisogno di emanciparsi, di staccarsi da una routine senza significato ed applicare al mondo le loro regole.

Marco Cattabianchi, batterista infallibile, dal groove incalzante e dall'energia esemplare. Enrico de Negri, chitarrista che la chitarra se la porta a letto tra lui e la sua inseparabile e ragazza. Duellio Mattivi, Vulcano di energia incontrollata sul palco, che sa usare il basso in uno stile unico e alternativo. Andrea Scamperle, chitarra ritmica infuocata dai riff intriganti e coinvolgenti. Fillippo Perlini, frontman di spicco di capacità uniche.

La band è nata a Verona quasi 3 anni fa, e ha all’attivo un buon numero di concerti su palchi quasi sconosciuti come su palchi di un certo rilievo. I TJS hanno vinto alcuni contest e partecipato ad altri con dei buoni risultati. Le loro canzoni parlano di vari argomenti, dalla rinascita dopo periodi bui oppure della semplice passione che si può creare tre un uomo ed una donna, ma sopratutto di un modo di pensare, di uno stile di vita, in cui tutto è possibile se lo si vuole, dove i canoni della società non contano perchè ogni singolo individuo nel mondo può essere ed esprimersi come desidera. Una mentalita forse infantile ma che un discreto numero di fan approva e certe volte invidia.
Comunque sia, loro si esprimono con un suono semplice e sgangherato, fatto dal cuore e dal sudore, con un ritmo incalzante e un pizzico di follia, che spiega molto meglio un essenza di gruppo non traducibile con le parole.