VENT
I Trio Chaba sono un curioso incrocio tra Folk, Blues e a un pizzico di rockabilly.
Nascono e lavorano praticamente subito, partendo inizialmente dall'idea del bassista e del cantante e inglobando successivamente il percussionista: si danno da fare immediatamente, suonando in svariati locali e bazzicando per etichette.
Nel mezzo di tutto ciò, un loro videoclip in stop motion, Chemical Dreams, che tocca il delicatissimo e drammatico tasto dell'inquinamento dell'Ilva di Taranto, finisce per essere persino trasmesso al Circo Massimo davanti a mille e passa persone.
Tornando alla loro carriera musicale, nel 2014 pubblicano il loro primo disco Vent, composto da otto tracce complessive.
di cui tre, attualmente, sono in free listening.
La linea musicale del disco varia molto tra blues, rock e con un vago retrogusto rockabilly: ad esempio la canzone di apertura, I WIll Wait, che parte con un bellissimo intro di chitarra, molto country, passando poi a Landscapes, che riprende leggermente lo stile vocale simile di Paolo Nutini: allegro e leggermente grattato.
L'ultima traccia infine, Let Me Say, è di sicura la mia prediletta: un bell'intro di percussioni, giri di chitarra molto orecchiabili, stile vocale più possente (il timbro del cantante mi ricorda vagamente Michale Poulsen dei Volbeat). La canzone tiene un bellissimo ritmo durante tutta la durata, senza perdere di intensità.
Consiglio di ascoltare, con attenzione, questa band: mette di buonumore, sono bravi e sembrano molto sicuri nella produzione musicale in questo genere.
Consigliatissimi e attendo di ascoltare le altre tracce del disco!
Nascono e lavorano praticamente subito, partendo inizialmente dall'idea del bassista e del cantante e inglobando successivamente il percussionista: si danno da fare immediatamente, suonando in svariati locali e bazzicando per etichette.
Nel mezzo di tutto ciò, un loro videoclip in stop motion, Chemical Dreams, che tocca il delicatissimo e drammatico tasto dell'inquinamento dell'Ilva di Taranto, finisce per essere persino trasmesso al Circo Massimo davanti a mille e passa persone.
Tornando alla loro carriera musicale, nel 2014 pubblicano il loro primo disco Vent, composto da otto tracce complessive.
di cui tre, attualmente, sono in free listening.
La linea musicale del disco varia molto tra blues, rock e con un vago retrogusto rockabilly: ad esempio la canzone di apertura, I WIll Wait, che parte con un bellissimo intro di chitarra, molto country, passando poi a Landscapes, che riprende leggermente lo stile vocale simile di Paolo Nutini: allegro e leggermente grattato.
L'ultima traccia infine, Let Me Say, è di sicura la mia prediletta: un bell'intro di percussioni, giri di chitarra molto orecchiabili, stile vocale più possente (il timbro del cantante mi ricorda vagamente Michale Poulsen dei Volbeat). La canzone tiene un bellissimo ritmo durante tutta la durata, senza perdere di intensità.
Consiglio di ascoltare, con attenzione, questa band: mette di buonumore, sono bravi e sembrano molto sicuri nella produzione musicale in questo genere.
Consigliatissimi e attendo di ascoltare le altre tracce del disco!
blog comments powered by Disqus