Uomo Di Vetro
Con Il Quarto Stato ci addentriamo nel territorio Grunge/punk milanese, filone musicale che negli ultimi anni si sta dissolvendo per lasciare spazio al risorgimento del genere indie.
La band di cui parliamo oggi nasce nel 2009, riunendo il cantante/bassista Francesco Dolcemascolo, Paolo Bernazzani (batterista) e reclutando infine Alessia Spagnuolo alla chitarra, dando la direzione che cercavano per il gruppo neonato.
Come tutte le band agli esordi partono, con il nome Eversion, ad esibirsi con cover dei Nirvana, Hole e altri capisaldi del genere.
Successivamente, dopo svariati concerti, concorsi, produzioni di pezzi propri, cambiano nome in Quarto Stato e si affermano come una delle poche band di quel genere nel territorio meneghino.
Nel 2014 pubblicano il loro primo EP autoprodotto, Uomo di Vetro, ed è proprio di questo EP che parlerò oggi.
Le sonorità sono sporche, aggressive, energiche e ritmate, che sicuramente gli appassionati del genere apprezzeranno.
Nell'EP è contenuto anche il singolo omonimo, Uomo di Vetro che ha preceduto l'uscita dell'EP.
Facendo le considerazione del caso, sicuramente sono una band promettente, complice anche il fatto che di gruppi di questo genere ormai sono pochi, dotati di grande energia ed una carica interessante.
Personalmente credo che bisognerebbe correggere la produzione del suono, a volte un po' piatta, e raffinare la potenza vocale.
Accorgimenti che sicuramente darebbero più giustizia e visibilità a questi ragazzi.
Martina Di Berardino
La band di cui parliamo oggi nasce nel 2009, riunendo il cantante/bassista Francesco Dolcemascolo, Paolo Bernazzani (batterista) e reclutando infine Alessia Spagnuolo alla chitarra, dando la direzione che cercavano per il gruppo neonato.
Come tutte le band agli esordi partono, con il nome Eversion, ad esibirsi con cover dei Nirvana, Hole e altri capisaldi del genere.
Successivamente, dopo svariati concerti, concorsi, produzioni di pezzi propri, cambiano nome in Quarto Stato e si affermano come una delle poche band di quel genere nel territorio meneghino.
Nel 2014 pubblicano il loro primo EP autoprodotto, Uomo di Vetro, ed è proprio di questo EP che parlerò oggi.
Le sonorità sono sporche, aggressive, energiche e ritmate, che sicuramente gli appassionati del genere apprezzeranno.
Nell'EP è contenuto anche il singolo omonimo, Uomo di Vetro che ha preceduto l'uscita dell'EP.
Facendo le considerazione del caso, sicuramente sono una band promettente, complice anche il fatto che di gruppi di questo genere ormai sono pochi, dotati di grande energia ed una carica interessante.
Personalmente credo che bisognerebbe correggere la produzione del suono, a volte un po' piatta, e raffinare la potenza vocale.
Accorgimenti che sicuramente darebbero più giustizia e visibilità a questi ragazzi.
Martina Di Berardino
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