un attimo di eternità
Le Origini della Specie sono un muro emozionante di suoni.
Nati nel 2009 con l'obiettivo di costruire una nuova identità sonora, ora cavalcano un'onda rock nella nostra lingua madre.
Negli ultimi mesi sentiamo e risentiamo il commerciale italiano, vuoi da talent o da mass media in generale, ma questi ragazzi rappresentano la combinazione perfetta tra talento. creatività e intuizione.
Nel 2012 registrano e pubblicano il disco, il primo, Un Attimo di Eternità, di dodici tracce.
Melodicamente, le canzoni saltano con eleganza tra rock puro e semplice, (Un Attimo di Eternità, Fantasmi, In Mezzo Ai Fiori..) avvicinandosi quasi a band come Biffy Clyro: parti strumentali intense, che scandiscono volate del cantante, basso imponente e qualche spruzzo di elettronica, passando ad esempio a Strade, più aggressiva, quasi metal, per poi buttarsi a capofitto in una mescolanza tra rock/elettronica.
Complessivamente, l'album si ascolta con facilità. E ciò non è questione di orecchiabilità, ma grazie alla bravura tecnica dei musicisti, all'intensità e la bellezza dei testi gridati e cantati con potenza dal cantante.
Mi auguro fortemente che proseguano sempre più avanti e sempre più in alto.
Martina Di Berardino
Nati nel 2009 con l'obiettivo di costruire una nuova identità sonora, ora cavalcano un'onda rock nella nostra lingua madre.
Negli ultimi mesi sentiamo e risentiamo il commerciale italiano, vuoi da talent o da mass media in generale, ma questi ragazzi rappresentano la combinazione perfetta tra talento. creatività e intuizione.
Nel 2012 registrano e pubblicano il disco, il primo, Un Attimo di Eternità, di dodici tracce.
Melodicamente, le canzoni saltano con eleganza tra rock puro e semplice, (Un Attimo di Eternità, Fantasmi, In Mezzo Ai Fiori..) avvicinandosi quasi a band come Biffy Clyro: parti strumentali intense, che scandiscono volate del cantante, basso imponente e qualche spruzzo di elettronica, passando ad esempio a Strade, più aggressiva, quasi metal, per poi buttarsi a capofitto in una mescolanza tra rock/elettronica.
Complessivamente, l'album si ascolta con facilità. E ciò non è questione di orecchiabilità, ma grazie alla bravura tecnica dei musicisti, all'intensità e la bellezza dei testi gridati e cantati con potenza dal cantante.
Mi auguro fortemente che proseguano sempre più avanti e sempre più in alto.
Martina Di Berardino
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