Time to Live - Single
Entrare nel mondo di SONICO vuol dire immergersi in sonorità, in atmosfere, in vortici, in spirali emozionali molto intense. La particolarità e l'originalità del singolo “Time To Live” sono evidenti sin dal primo ascolto: un tripudio di synth, una cascata di sound anni '80 con echi dei Depeche Mode, una cura nell'impostare le linee vocali, una potenza rock che stupisce ed ammalia.
Il pezzo segna il tragitto sin dalle prime note di synth per proseguire con un tuffo nell'elettronica più raffinata; poi viene la voce che si presenta con la sua intensità e il suo essere comunicativa ed avvolgente. Il ritmo poi incalza e il pezzo decolla definitivamente per portare l'ascoltatore su un pianeta fatto di suoni spaziali, voci che contengono altre voci (con un uso magistrale del delay) e una musicalità che svela quanto orecchiabile sia questa bellissima canzone.
Tutto quello che trasmette arriva in maniera diretta, senza artefici o escamotages particolari: la fusione dell'elettronica (di cui si evince una dimestichezza e una competenza elevate) con queste voci che sembrano quasi rincorrersi l'un l'altra colorano il brano e lo rendono un caleidoscopio sonoro davvero molto interessante perchè non c'è una sola tonalità a farla da padrona ma l'ascoltatore si rende conto dell'integrità del lavoro.
Forse l'unica piccola carenza sta nel fatto che si poteva osare di più nell'intrecciare diverse "vie elettroniche" dando una robustezza specifica diversa al brano che comunque già così è da considerarsi molto ben confezionato.
Lasciatevi trasportare dalle note di Sonico che riesce a produrre una canzone dagli equilibri giusti dall'inizio alla fine.
antonio giovanditti
Il pezzo segna il tragitto sin dalle prime note di synth per proseguire con un tuffo nell'elettronica più raffinata; poi viene la voce che si presenta con la sua intensità e il suo essere comunicativa ed avvolgente. Il ritmo poi incalza e il pezzo decolla definitivamente per portare l'ascoltatore su un pianeta fatto di suoni spaziali, voci che contengono altre voci (con un uso magistrale del delay) e una musicalità che svela quanto orecchiabile sia questa bellissima canzone.
Tutto quello che trasmette arriva in maniera diretta, senza artefici o escamotages particolari: la fusione dell'elettronica (di cui si evince una dimestichezza e una competenza elevate) con queste voci che sembrano quasi rincorrersi l'un l'altra colorano il brano e lo rendono un caleidoscopio sonoro davvero molto interessante perchè non c'è una sola tonalità a farla da padrona ma l'ascoltatore si rende conto dell'integrità del lavoro.
Forse l'unica piccola carenza sta nel fatto che si poteva osare di più nell'intrecciare diverse "vie elettroniche" dando una robustezza specifica diversa al brano che comunque già così è da considerarsi molto ben confezionato.
Lasciatevi trasportare dalle note di Sonico che riesce a produrre una canzone dagli equilibri giusti dall'inizio alla fine.
antonio giovanditti
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