Scars
Jacopo Bucciantini e Davide Lucioli sono due ragazzi di Arezzo e costituiscono i TRAUMA FORWARD (che sta per 'costante percezione del trauma inteso come dolore ma anche come ferita dell'anima'). Hanno esordito nella discografia con il disco SCARS provando a mettere in melodia moltissimi stati d'animo e sentimenti che non hanno bisogno di parole per essere espresse: i loro brani guardano negli occhi il dolore, l'amore, la felicità, la paura, la malinconia...
I ragazzi dimostrano che ci sanno fare lasciando emergere dalla loro musica strumentale una forte passione per la musica e l'idea che con la fantasia si possono creare strade sonore molto interessanti e far convivere, ad esempio, un territorio midi con uno acustico.
Scrutano le atmosfere sonore, ne assaporano l'odore e poi provano a restituire la genuinità e l'essenza di quell'unicità. Nei dodici brani che formano il disco si possono trovare una forte componente midi a cui si mescola una forte componente elettronica con ottimi riff di chitarra e intuizioni molto interessanti. E la forza e la particolarità di SCARS sta proprio forse nella poliedricità dei suoi pezzi (ad esempio "Waiting's Four Seasons" ha un impianto e un'impronta molto pop, melodica ed orecchiabile mentre "Scars" ha un approccio più duro tendente al metal). Ciò dimostra la volontà di non soffermarsi ad un unico punto di vista ma la volontà di ampliare il proprio raggio d'azione a uno spettro sonoro molto più variegato di quanto può sembrare di primo acchitto.
Questo duo vi stupirà perchè fonde alla perfezione tutti gli ingredienti di cui è in possesso ottenendo una miscela esplosiva che vi lascerà senza parole e vi costringerà ad ascoltare il disco ancora ed ancora...
antonio giovanditti
I ragazzi dimostrano che ci sanno fare lasciando emergere dalla loro musica strumentale una forte passione per la musica e l'idea che con la fantasia si possono creare strade sonore molto interessanti e far convivere, ad esempio, un territorio midi con uno acustico.
Scrutano le atmosfere sonore, ne assaporano l'odore e poi provano a restituire la genuinità e l'essenza di quell'unicità. Nei dodici brani che formano il disco si possono trovare una forte componente midi a cui si mescola una forte componente elettronica con ottimi riff di chitarra e intuizioni molto interessanti. E la forza e la particolarità di SCARS sta proprio forse nella poliedricità dei suoi pezzi (ad esempio "Waiting's Four Seasons" ha un impianto e un'impronta molto pop, melodica ed orecchiabile mentre "Scars" ha un approccio più duro tendente al metal). Ciò dimostra la volontà di non soffermarsi ad un unico punto di vista ma la volontà di ampliare il proprio raggio d'azione a uno spettro sonoro molto più variegato di quanto può sembrare di primo acchitto.
Questo duo vi stupirà perchè fonde alla perfezione tutti gli ingredienti di cui è in possesso ottenendo una miscela esplosiva che vi lascerà senza parole e vi costringerà ad ascoltare il disco ancora ed ancora...
antonio giovanditti
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