Roads
Molto bello l'album d'esordio di Matteo Brioschi, in arte Matthew and the crowd, che canta e suona tutto da solo: basso, chitarra, batteria e synth. Una vera e propria One Man Band. New wave negli arrangiamenti, post punk nell'attitudine, Il disco ha una coerenza interna molto solida e sfrutta al meglio la lezione di Nirvana e Pixies: piano nella strofa e forte nel chorus.
La produzione dei suoni è molto curata, lo si sente dal basso pulsante, dalle chitarre d'impatto sia pulite che distorte, dalla voce evocativa che dà una spinta in più ai pezzi. Quando i brani virano verso l'elettronica appaiono sfumature di colore inaspettate e bellissime, come nel caso di "Interlude".
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Roads è un viaggio nella post adolescenza, individuale e collettiva. Le canzoni riprendono atmosfere anni 90 e le fanno rivivere nel presente, tentano di svelare il bisogno d'amore, la fine dei sogni, la speranza di un futuro migliore.
In definitiva è un disco dolce amaro, di quelli con cui crescere insieme, di quelli che ce ne vorrebbero di più. Dateci un ascolto e fatemi sapere.
Alessandro - Gruppi Emergenti
La produzione dei suoni è molto curata, lo si sente dal basso pulsante, dalle chitarre d'impatto sia pulite che distorte, dalla voce evocativa che dà una spinta in più ai pezzi. Quando i brani virano verso l'elettronica appaiono sfumature di colore inaspettate e bellissime, come nel caso di "Interlude".
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Roads è un viaggio nella post adolescenza, individuale e collettiva. Le canzoni riprendono atmosfere anni 90 e le fanno rivivere nel presente, tentano di svelare il bisogno d'amore, la fine dei sogni, la speranza di un futuro migliore.
In definitiva è un disco dolce amaro, di quelli con cui crescere insieme, di quelli che ce ne vorrebbero di più. Dateci un ascolto e fatemi sapere.
Alessandro - Gruppi Emergenti
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