Propaganda
"PROPAGANDA" è il nuovo disco dei DHOPE uscito a inizio 2014. La band bresciana è composta da Marco Birbes (voce), Stefano Verga (basso), Massimo Aliprandi (batteria) e Cristian Scaratti (chitarra, tastiera, musica, testi, mix e mastering) ed è un gruppo di ragazzi ironici e pieni di vitalità: autodefiniscono la propria musica "ignorante per gente colta" e dedica "Propaganda" (che è stato registrato, mixato e prodotto da loro) a tutti i cervelli che non si sono arresi alla fuga.
Il rock del quartetto lombardo è ben calibrato e riesce ad appassionare l'ascoltatore che si sente coinvolto sin dalle prime note atraverso riff travolgenti e ritmiche eseguite magistralmente che evidenziano una forte capacità compositiva, realizzativa e comunicativa. I quattro ragazzi riescono a tradurre le loro idee e le loro fantasie musicali in melodie e parole che denotano un'interessante ricerca sonora ed una cura ai testi che ruotano attorno a tematiche che raccontano una quotidianità alla ricerca di una normalità difficilmente raggiungibile.
E così è un piacere per le orecchie abbandonarsi a brani come la title-track "Propaganda" oppure "Selvaggio Ovest" o ancora "Saremo eroi". Sorprende l'abilità di rendere tutto apparentemente facile: brani come "Crash", "Oro nero", "Plastica" esaltano una tecnica ottima che abbraccia una spontaneità esecutiva molto interessante. Inoltre la ricerca di originalità (in "Rex mundi") completa un collage composta da una bellezza eterogenea e da un piacere nell'ascolto sempre crescente.
I Dhope dimostrano di saper canalizzare tutta la loro rabbia sonora in nove brani che fungono da manifesto per la loro musica in continua evoluzione che è giunta, in "Propaganda", ad un notevole picco artistico. Ma non bisogna cullarsi sugli allori e lanciarsi sempre verso nuove sfide, sperando di poter ascoltare in futuro canzoni dei Dhope ancora migliori.
antonio giovanditti
Il rock del quartetto lombardo è ben calibrato e riesce ad appassionare l'ascoltatore che si sente coinvolto sin dalle prime note atraverso riff travolgenti e ritmiche eseguite magistralmente che evidenziano una forte capacità compositiva, realizzativa e comunicativa. I quattro ragazzi riescono a tradurre le loro idee e le loro fantasie musicali in melodie e parole che denotano un'interessante ricerca sonora ed una cura ai testi che ruotano attorno a tematiche che raccontano una quotidianità alla ricerca di una normalità difficilmente raggiungibile.
E così è un piacere per le orecchie abbandonarsi a brani come la title-track "Propaganda" oppure "Selvaggio Ovest" o ancora "Saremo eroi". Sorprende l'abilità di rendere tutto apparentemente facile: brani come "Crash", "Oro nero", "Plastica" esaltano una tecnica ottima che abbraccia una spontaneità esecutiva molto interessante. Inoltre la ricerca di originalità (in "Rex mundi") completa un collage composta da una bellezza eterogenea e da un piacere nell'ascolto sempre crescente.
I Dhope dimostrano di saper canalizzare tutta la loro rabbia sonora in nove brani che fungono da manifesto per la loro musica in continua evoluzione che è giunta, in "Propaganda", ad un notevole picco artistico. Ma non bisogna cullarsi sugli allori e lanciarsi sempre verso nuove sfide, sperando di poter ascoltare in futuro canzoni dei Dhope ancora migliori.
antonio giovanditti
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