per la strada
Macs Inghio é il nome di un interessante progetto torinese che propone uno stile che ricalca la musica anni 90 e che si impone per la genuina energia di ogni singola canzone. Lo scorso anno é uscito "Per la strada", intelligente disco che si compone di dodici brani che si lasciano ascoltare e che lasciano il segno perché caratterizzate da una forza comunicativa molto pronunciata. La struttura di ogni singolo brano permette al l'ascoltatore di concentrarsi sia sulla melodia sia su dei testi che delineano delle storie narrate con semplicità.
La parte melodica é messa nelle mani di esperti musicisti della scena torinese (come Alessio Sanfilippo dei Nadàr Solo e Daniele Citriniti) oppure con l'aiuto di Damir Nefat e, in generale, risulta caratterizzata da un gusto raffinato nei suoi e da arrangiamenti che esulano dalle solite scelte del rock italiano classico. É sempre difficile voler diversificare il proprio prodotto nel momento in cui lo stai concependo; in musica lo é ancora di più perché hai la responsabilità piena di quello che hai realizzato. Macs Inghio sceglie strade non totalmente battute e nell'ignoto scopre la bellezza di alcuni giri armonici o di certi suoni come nei brani "Lascia che sia tu" o "Sorridere" o ancora in "Rimanere sveglio" o in "Un solo secondo".
La freschezza artistica di questo disco é evidente anche quando, nel suo spaziare e nella continua ricerca di sonorità, invade il campo del pop (quello più radicale e riconoscibile). Se é vero che le strade (anche quelle percorse da chi fa il musicista) sono tante, bisogna augurare a Macs Inghio che possa percorrere tanta per far ascoltare a quanta più gente possibile il frutto di tanto duro lavoro.
antonio giovanditti
La parte melodica é messa nelle mani di esperti musicisti della scena torinese (come Alessio Sanfilippo dei Nadàr Solo e Daniele Citriniti) oppure con l'aiuto di Damir Nefat e, in generale, risulta caratterizzata da un gusto raffinato nei suoi e da arrangiamenti che esulano dalle solite scelte del rock italiano classico. É sempre difficile voler diversificare il proprio prodotto nel momento in cui lo stai concependo; in musica lo é ancora di più perché hai la responsabilità piena di quello che hai realizzato. Macs Inghio sceglie strade non totalmente battute e nell'ignoto scopre la bellezza di alcuni giri armonici o di certi suoni come nei brani "Lascia che sia tu" o "Sorridere" o ancora in "Rimanere sveglio" o in "Un solo secondo".
La freschezza artistica di questo disco é evidente anche quando, nel suo spaziare e nella continua ricerca di sonorità, invade il campo del pop (quello più radicale e riconoscibile). Se é vero che le strade (anche quelle percorse da chi fa il musicista) sono tante, bisogna augurare a Macs Inghio che possa percorrere tanta per far ascoltare a quanta più gente possibile il frutto di tanto duro lavoro.
antonio giovanditti
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