METAMORPHOSIS
La settimana scorsa abbiamo parlato di "Sign of consciousness" dei Controlled Disorder, interessante band di Latina che propone dell'ottimo pop elettronico. Oggi riprendiamo il discorso e diamo uno sguardo dedicato al loro terzo album dal titolo "Metamorphosis".
Come dice il titolo stesso si tratta di un cambiamento di pelle, una metamorfosi che porta a un'evoluzione che risulta evidente nelle canzoni che compongono questo nuovo lavoro: i brani, infatti, hanno acquisito maggiore robustezza compositiva e una notevole cura negli arrangiamenti. La cosa che rende "Metamorphosis" molto attraente risiede nel fatto che può incuriosire anche un ascoltatore che solitamente non ascolta questo tipo di musica e questa cosa non è molto frequente quando si parla di nuovi dischi.
Immergendoci nello specifico delle canzoni, ci si imbatte in "Bad Gene" dove la voce avvolgente ed affascinante di Giada si fonde in maniera indissolubile ed ammaliante con la ritmica tendente al rock ottenendo un risultato molto interessante che può essere sintetizzato con la musicalità e l'orecchiabilità, ad esempio, del ritornello che resta facilmente impresso in testa. Questa facilità di intercettare i gusti dell'ascoltatore si può notare anche in altri brani come "Our Love Between Your Four Walls" oppure in "Both of You" o ancora in "Invisible Lover Invisible Friend" dal piacevole retrogusto dubstep. Insomma: "Metamorphosis" è un disco completo che sigla il raggiungimento della solidità musicale.
Se a questa maturità artistico-compositiva ci aggiungiamo la maestria con cui la band riesce ad unire il suono con le immagini (durante i loro live accompagnano i brani con dei visuals di tutto rispetto), capiremo perchè i Controlled Disorder sono una band da tenere d'occhio.
antonio giovanditti
Come dice il titolo stesso si tratta di un cambiamento di pelle, una metamorfosi che porta a un'evoluzione che risulta evidente nelle canzoni che compongono questo nuovo lavoro: i brani, infatti, hanno acquisito maggiore robustezza compositiva e una notevole cura negli arrangiamenti. La cosa che rende "Metamorphosis" molto attraente risiede nel fatto che può incuriosire anche un ascoltatore che solitamente non ascolta questo tipo di musica e questa cosa non è molto frequente quando si parla di nuovi dischi.
Immergendoci nello specifico delle canzoni, ci si imbatte in "Bad Gene" dove la voce avvolgente ed affascinante di Giada si fonde in maniera indissolubile ed ammaliante con la ritmica tendente al rock ottenendo un risultato molto interessante che può essere sintetizzato con la musicalità e l'orecchiabilità, ad esempio, del ritornello che resta facilmente impresso in testa. Questa facilità di intercettare i gusti dell'ascoltatore si può notare anche in altri brani come "Our Love Between Your Four Walls" oppure in "Both of You" o ancora in "Invisible Lover Invisible Friend" dal piacevole retrogusto dubstep. Insomma: "Metamorphosis" è un disco completo che sigla il raggiungimento della solidità musicale.
Se a questa maturità artistico-compositiva ci aggiungiamo la maestria con cui la band riesce ad unire il suono con le immagini (durante i loro live accompagnano i brani con dei visuals di tutto rispetto), capiremo perchè i Controlled Disorder sono una band da tenere d'occhio.
antonio giovanditti
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