Horizon Calls
Straight to Pain, band savonese appartenente alla corrente metalcore, divenuta molto molto popolare negli ultimi anni, portando alla nascita anche di molte band e al riconoscimento di altre band di un calibro maggiore.
Confesso di non essere una grande estimatrice del genere, conosco una poca fetta del genere, ma comunque mi approccio all'ascolto della band con curiosità.
Horizon Calls è il primo disco che gli occorre da biglietto da visita, uscito sotto l'etichetta Rude Records, preceduto dall'uscita di un EP Leave it to the Sea.
Stilisticamente si ispirano conclatamente agli Hatebreed, quindi prediligendo un'attitudine energica, voce graffiante, urlata e strumentale aggressivo.
L'album non lascia un buco vuoto nell'ascolto, tenendo un ritmo estremamente alto come lo richiede anche il genere, con batterie a doppio pedale e chitarre molto aggressive, che non opprimono il sequel dei pezzi.
Qualitativamente i pezzi sono registrati molto bene, con qualche sbavatura qua e là nel missaggio dei suoni, ma nel complesso tutto molto buono.
Attualmente, tra una data e l'altra, stanno lavorando ad un prossimo disco.
Li consiglio agli amanti del genere, soprattutto per la vaga mescolanza con l'hardcore punk, ma anche a chi si vuole approcciare all'ambiente emergente di questo scatenato genere musicale.
Martina Di Berardino
Confesso di non essere una grande estimatrice del genere, conosco una poca fetta del genere, ma comunque mi approccio all'ascolto della band con curiosità.
Horizon Calls è il primo disco che gli occorre da biglietto da visita, uscito sotto l'etichetta Rude Records, preceduto dall'uscita di un EP Leave it to the Sea.
Stilisticamente si ispirano conclatamente agli Hatebreed, quindi prediligendo un'attitudine energica, voce graffiante, urlata e strumentale aggressivo.
L'album non lascia un buco vuoto nell'ascolto, tenendo un ritmo estremamente alto come lo richiede anche il genere, con batterie a doppio pedale e chitarre molto aggressive, che non opprimono il sequel dei pezzi.
Qualitativamente i pezzi sono registrati molto bene, con qualche sbavatura qua e là nel missaggio dei suoni, ma nel complesso tutto molto buono.
Attualmente, tra una data e l'altra, stanno lavorando ad un prossimo disco.
Li consiglio agli amanti del genere, soprattutto per la vaga mescolanza con l'hardcore punk, ma anche a chi si vuole approcciare all'ambiente emergente di questo scatenato genere musicale.
Martina Di Berardino
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