fock age
Si chiamano ComeFroMonkeys e sono tre ragazzi di Recanati che hanno una gran passione per la musica; hanno pubblicato il loro primo disco dal titolo "Fock Age" composto da 8 brani che ammaliano l'ascoltatore tra note e parole che arrivano in maniera diretta.
Il trio marchigiano composto da Francesco Rango, Paolo Salvatorelli e Stefano Luchetta propone un poderoso rock contaminato dal funk che riesce a mitigare le spigolature di una struttura sonora ben articolata. Lo stesso frontman della band ha raccontato il disco in maniera molto esplicita e sintetica:"Abbiamo autoprodotto un primo cd, “Fock Age", da 8 brani nonché un doppio singolo, ‘White Hell’. Nei testi e nella musica abbiamo riversato le nostre vite”.
Le otto canzoni scivolano via in maniera molto fluente ed hanno un'anima pura, genuina ed emozionalmente molto forte: a partire da "Falling leaves", pezzo a cui il leader della band è molto legato perchè dedicato alla sua bambina, ad arrivare a "White hell" che invece parla di suo padre. Si capisce che la fonte ispirativa lirica è un bagaglio di esperienze personali che arricchiscono i brani con un vestito di parole molto suggestivo.
C'è anche spazio per uno sguardo meno autoreferenziale e più universale in "Lunatic" dove si parla della versatilità e della lunaticità del mondo femminile. Si parla invece di sessualità e di carnalità in "Doggiestyle"; da un punto di vista prettamente ritmico e sonico è da segnalare il brano "Human Brain" che sicuramente farà smuovere anche l'ascoltatore più sedentario.
antonio giovanditti
Il trio marchigiano composto da Francesco Rango, Paolo Salvatorelli e Stefano Luchetta propone un poderoso rock contaminato dal funk che riesce a mitigare le spigolature di una struttura sonora ben articolata. Lo stesso frontman della band ha raccontato il disco in maniera molto esplicita e sintetica:"Abbiamo autoprodotto un primo cd, “Fock Age", da 8 brani nonché un doppio singolo, ‘White Hell’. Nei testi e nella musica abbiamo riversato le nostre vite”.
Le otto canzoni scivolano via in maniera molto fluente ed hanno un'anima pura, genuina ed emozionalmente molto forte: a partire da "Falling leaves", pezzo a cui il leader della band è molto legato perchè dedicato alla sua bambina, ad arrivare a "White hell" che invece parla di suo padre. Si capisce che la fonte ispirativa lirica è un bagaglio di esperienze personali che arricchiscono i brani con un vestito di parole molto suggestivo.
C'è anche spazio per uno sguardo meno autoreferenziale e più universale in "Lunatic" dove si parla della versatilità e della lunaticità del mondo femminile. Si parla invece di sessualità e di carnalità in "Doggiestyle"; da un punto di vista prettamente ritmico e sonico è da segnalare il brano "Human Brain" che sicuramente farà smuovere anche l'ascoltatore più sedentario.
antonio giovanditti
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