Anche gli angeli
Una delle cose che più mi piace del recensire è quello che io definisco '' l'elemento sorpresa ''; vale a dire l'imbattersi in qualcosa o qualcuno che riesce a stupirmi e rapirmi totalmente.
Questo capita soprattutto quando si scopre un artista totalmente fuori dal genere che solitamente si ascolta, ed è proprio quell'artista che riesce a farti venire i brividi.
E con sicurezza posso dire che queste sono le emozioni che mi hanno dato i Barlume: band di Reggio Emilia, nata nel 2013 da Federico Cella (cantante, autore dei testi, chitarrista) e Matteo Alfano (batterista), per poi includere successivamente il bassista Dario Mainini e il chitarrista solista Stefano Scalabrini (soprannominato Josh).
Dopo le dovute presentazioni, uno sguardo veloce riguardo alla loro storia: dopo essersi fatti le ossa per ore e ore nelle salette, si sono buttati nei live, attaccando con un piccolo tour estivo nelle provincie emiliane e partecipando a svariati contest. Mi ha incuriosito parecchio anche il loro background musicale: ho letto sulla loro pagina Facebook che i ragazzi provengono da generi e ispirazioni diversissime: dall'indie al punk, dal cantautoriale all'hard rock, riuscendo a confluire tutto ciò in uno studiassimo rock alternativo.
Fatto sta che a marzo 2014, esce il loro primo LP di 7 tracce di nome Veritas prodotto nei Busker Studios di Fabio Ferraboschi - ex bassista dei RIO e produttore di svariati nomi importantissimi, tra cui i Blastema - e da questo primo album viene tratto il loro primo singolo ufficiale, Continua A Versare.
Musicalmente, questo album è veramente notevole. Le parti strumentali sono perfette, ben mescolate dove a tratti si carpiscono i diversi stili dei componenti, come ad esempio nella canzone d'apertura Girotondo, con un retrogusto quasi punk.
Il secondo pezzo, Beatrice, è quello che mi ha colpito di più: sottolinea la loro incredibile capacità composizione oltre che alla potenza vocale del cantante, perfetta, calibrata ed emozionante.
Il disco prosegue incalzante ed energico con Attimi di Felicità, Semplicemente che rallenta un po' il passo con la sua dolcezza quasi da ''ballata'' arrivando poi al singolo, Continua a Versare.
Chiudono infine Sangue e Cemento, che riprende il passo veloce con le parti strumentali energiche, piene e coinvolgenti, e la strumentale Risvegli, un tocco veramente di classe con le due chitarre e gli arpeggi delicati, eleganti e puliti.
Un pezzo che chiude in maniera splendida questo disco veramente ben fatto.
Come ho detto prima, questa volta il mio elemento sorpresa sono stati loro, che sono riusciti a comunicare incredibilmente bene tramite la loro musica: emozioni, passione e bravura tecnica (che non guasta mai).
E poi dicono che non abbiamo artisti di valore in Italia!
Il loro album è reperibile nei maggiori store: da iTunes a Spotify, quindi oltre che consigliatissimo, anche reperibilissimo.
Martina Di Berardino
Questo capita soprattutto quando si scopre un artista totalmente fuori dal genere che solitamente si ascolta, ed è proprio quell'artista che riesce a farti venire i brividi.
E con sicurezza posso dire che queste sono le emozioni che mi hanno dato i Barlume: band di Reggio Emilia, nata nel 2013 da Federico Cella (cantante, autore dei testi, chitarrista) e Matteo Alfano (batterista), per poi includere successivamente il bassista Dario Mainini e il chitarrista solista Stefano Scalabrini (soprannominato Josh).
Dopo le dovute presentazioni, uno sguardo veloce riguardo alla loro storia: dopo essersi fatti le ossa per ore e ore nelle salette, si sono buttati nei live, attaccando con un piccolo tour estivo nelle provincie emiliane e partecipando a svariati contest. Mi ha incuriosito parecchio anche il loro background musicale: ho letto sulla loro pagina Facebook che i ragazzi provengono da generi e ispirazioni diversissime: dall'indie al punk, dal cantautoriale all'hard rock, riuscendo a confluire tutto ciò in uno studiassimo rock alternativo.
Fatto sta che a marzo 2014, esce il loro primo LP di 7 tracce di nome Veritas prodotto nei Busker Studios di Fabio Ferraboschi - ex bassista dei RIO e produttore di svariati nomi importantissimi, tra cui i Blastema - e da questo primo album viene tratto il loro primo singolo ufficiale, Continua A Versare.
Musicalmente, questo album è veramente notevole. Le parti strumentali sono perfette, ben mescolate dove a tratti si carpiscono i diversi stili dei componenti, come ad esempio nella canzone d'apertura Girotondo, con un retrogusto quasi punk.
Il secondo pezzo, Beatrice, è quello che mi ha colpito di più: sottolinea la loro incredibile capacità composizione oltre che alla potenza vocale del cantante, perfetta, calibrata ed emozionante.
Il disco prosegue incalzante ed energico con Attimi di Felicità, Semplicemente che rallenta un po' il passo con la sua dolcezza quasi da ''ballata'' arrivando poi al singolo, Continua a Versare.
Chiudono infine Sangue e Cemento, che riprende il passo veloce con le parti strumentali energiche, piene e coinvolgenti, e la strumentale Risvegli, un tocco veramente di classe con le due chitarre e gli arpeggi delicati, eleganti e puliti.
Un pezzo che chiude in maniera splendida questo disco veramente ben fatto.
Come ho detto prima, questa volta il mio elemento sorpresa sono stati loro, che sono riusciti a comunicare incredibilmente bene tramite la loro musica: emozioni, passione e bravura tecnica (che non guasta mai).
E poi dicono che non abbiamo artisti di valore in Italia!
Il loro album è reperibile nei maggiori store: da iTunes a Spotify, quindi oltre che consigliatissimo, anche reperibilissimo.
Martina Di Berardino
blog comments powered by Disqus