AMORE
Cosa succede quando cinque appassionati di musica (PEPPE THE SINGERMAN, DON, JOE, ROB*STAR, PADRE DIK) si uniscono a canalizzano nel sano rock'n'roll tutto il loro ardore, la spregiudicatezza e la voglia di stupire? Nascono gli AMORE. La band marchigiana realizza "Italiani del r'n'r" confezionando brani che smuovono l'ascoltatore con le loro ritmiche coinvolgenti e i loro testi espliciti che non lasciano nulla all'immaginazione.
Passando alle canzoni, sicuramente uno dei brani più riusciti e più trainanti è "Cuore batticuore" che gode di un'orecchiabilità molto forte data da una linea melodica molto incisiva e molto ben costruita. Si consiglia, a questo proposito, di dare un'occhiata al videoclip relativo perchè illustra benissimo l'anima della band e l'attitudine che la stessa vuole comunicare: divertimento, passione, intensità, voglia di spensieratezza ma soprattutto...amore! Un altro brano che è caratterizzato da una forte componente melodica e da un'elevata orecchiabilità è "Lei è la star" che pone in primo piano un cantato aggressivo coadiuvato da chitarre potenti e da cori che completano alla perfezione la canzone. Molto azzeccato e riuscito è l'assolo di chitarra che precede l'ultimo ritornello della canzone che sicuramente non passerà inosservata.
"Quel che voglio è tu" rientra nell'atmosfera del resto del disco con un rock che sprigiona energia e un testo che esprime una assoluta volontà di amore nei confronti di una ragazza ideale. "Sentieri tra i pini" è un brano che delinea un rock un po' più 'morbido' con un ritmo più lento ma con la stessa determinazione che accomuna tutti i pezzi. Intrigante ed emozionale è il ritornello con dei favolosi incastri di voci (tra cori e controcanti).
"Scintille" recupera il registro rock più puro e duro con degli ottimi riff di chitarra; il ritmo si fa veloce e forsennato in "L'uomo col microfono in mano" a delineare una canzone tirata che obbligherà l'ascoltatore a continui ascolti.
Gli AMORE rappresentano una band che tecnicamente è molto ben organizzata e che riesce a trasmettere i suoi intenti mediante un tipo di rock ereditato dagli anni '70 e '80. Il tutto è costruito senza la minima sbavatura; a giudicare dai videoclip e dalle foto dei loro live, i loro concerti devono essere davvero un momento intenso e diabolicamente imprevedibile...
antonio giovanditti
Passando alle canzoni, sicuramente uno dei brani più riusciti e più trainanti è "Cuore batticuore" che gode di un'orecchiabilità molto forte data da una linea melodica molto incisiva e molto ben costruita. Si consiglia, a questo proposito, di dare un'occhiata al videoclip relativo perchè illustra benissimo l'anima della band e l'attitudine che la stessa vuole comunicare: divertimento, passione, intensità, voglia di spensieratezza ma soprattutto...amore! Un altro brano che è caratterizzato da una forte componente melodica e da un'elevata orecchiabilità è "Lei è la star" che pone in primo piano un cantato aggressivo coadiuvato da chitarre potenti e da cori che completano alla perfezione la canzone. Molto azzeccato e riuscito è l'assolo di chitarra che precede l'ultimo ritornello della canzone che sicuramente non passerà inosservata.
"Quel che voglio è tu" rientra nell'atmosfera del resto del disco con un rock che sprigiona energia e un testo che esprime una assoluta volontà di amore nei confronti di una ragazza ideale. "Sentieri tra i pini" è un brano che delinea un rock un po' più 'morbido' con un ritmo più lento ma con la stessa determinazione che accomuna tutti i pezzi. Intrigante ed emozionale è il ritornello con dei favolosi incastri di voci (tra cori e controcanti).
"Scintille" recupera il registro rock più puro e duro con degli ottimi riff di chitarra; il ritmo si fa veloce e forsennato in "L'uomo col microfono in mano" a delineare una canzone tirata che obbligherà l'ascoltatore a continui ascolti.
Gli AMORE rappresentano una band che tecnicamente è molto ben organizzata e che riesce a trasmettere i suoi intenti mediante un tipo di rock ereditato dagli anni '70 e '80. Il tutto è costruito senza la minima sbavatura; a giudicare dai videoclip e dalle foto dei loro live, i loro concerti devono essere davvero un momento intenso e diabolicamente imprevedibile...
antonio giovanditti
blog comments powered by Disqus