ABULAFIA
EGO è il secondo prodotto del duo Abulafia, tarantini e appartenenti alla scena new/dark wave. Uscito nel 2014: vanta la produzione nello Scapemastering di Berlino sotto le mani di Alberto Dati, artista tarantino famoso sia per i suoi progetti musicali (Elastic Society ed Appetizer), sia per le colonne sonore per registi del calibro di Sergio Rubini che per i suoi remix e produzione di svariati artisti internazionali. Ed il suo tocco sicuramente sarà stato indispensabile a valorizzare ancor di più questo EGO, dai suoni e dal senso profondo e grandioso.
Iniziando l'ascolto, l'EP si apre con la prima traccia, Maschera: elegantissima con la sua parte di piano magistralmente eseguita dal pianista Dante Roberto e punteggiata con parti elettroniche che, insieme alla voce profonda e morbida della cantante Fabrizia Monaco, aprono le tende dando un assaggio di quello che sarà l'intero EP.
Si prosegue con l'Egocentrica: più lenta, ipnotica e struggente con la melodia perfetta per chi canta di un ego smisurato ed infinito, per poi accellerare il passo con il Viaggio dove Fabrizio Amati, l'altra metà del gruppo, aizza i synth a qualcosa di più aggressivo e quasi 'ballabili' riconducendoòi poi su un piano più dolce con Il Tiranno, con la collaborazione del talentuoso chitarrista dei Ragion Pura, Luca Nappo, e chiudendo meravigliosamente infine con L'Antitesi, con ancor più retrogusto elettronico.
Da grande fan del genere, sono incappata nel tipico gruppo esperto che sa dove andare a parare, come esprimersi, come giocare con la voce e ammaestrare le note per produrre pezzi eccezionali.
Altro fatto non trascurabile sono le collaborazioni, che calzano perfettamente con il senso, lo stile e le melodie di EGO.
Da ascoltare e riascoltare.
Martina Di Berardino
Iniziando l'ascolto, l'EP si apre con la prima traccia, Maschera: elegantissima con la sua parte di piano magistralmente eseguita dal pianista Dante Roberto e punteggiata con parti elettroniche che, insieme alla voce profonda e morbida della cantante Fabrizia Monaco, aprono le tende dando un assaggio di quello che sarà l'intero EP.
Si prosegue con l'Egocentrica: più lenta, ipnotica e struggente con la melodia perfetta per chi canta di un ego smisurato ed infinito, per poi accellerare il passo con il Viaggio dove Fabrizio Amati, l'altra metà del gruppo, aizza i synth a qualcosa di più aggressivo e quasi 'ballabili' riconducendoòi poi su un piano più dolce con Il Tiranno, con la collaborazione del talentuoso chitarrista dei Ragion Pura, Luca Nappo, e chiudendo meravigliosamente infine con L'Antitesi, con ancor più retrogusto elettronico.
Da grande fan del genere, sono incappata nel tipico gruppo esperto che sa dove andare a parare, come esprimersi, come giocare con la voce e ammaestrare le note per produrre pezzi eccezionali.
Altro fatto non trascurabile sono le collaborazioni, che calzano perfettamente con il senso, lo stile e le melodie di EGO.
Da ascoltare e riascoltare.
Martina Di Berardino
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