A luci spente
Settimana scorsa vi lasciai parlando del doppio singolo dei Mirò (Sia Per Sempre). Questa recensione sarà una specie di prequel, dove analizzeremo l'album uscito due anni prima: A Luci Spente.
Ripercorrendo brevemente la storia della band: i Mirò nascono nel 2011, partendo immediatamente a produrre pezzi propri e calcando palchi molto importanti nella scena lombarda - oltre che a partecipare a varie iniziative a scopo benefico.
A Luci Spente ha un significato ben preciso: i ragazzi simboleggiano, con questo album, la speranza delle luci della ribalta che finalmente, si accenderanno anche per loro. Una premessa vincente, vedendo il percorso promettente della band.
Stilisticamente parlando, questo disco è un ottimo biglietto da visita, dove i ragazzi presentano molto bene il loro stile.
La sonorità è davvero variegata e ben mescolate: come ad esempio le due tracce titolate in inglese: Say You Love Me e In Your Life, bellissime, il violino in background che addolcisce la durezza della parte più 'rock', senza opprimerla, oppure Amerò Così e la aprifila Un Po' di Te, energiche ma allo stesso tempo orecchiabili e con un'interessante parte vocale.
Leggermente più calanti Così e Dalla Mia Vita, più lascive rispetto alla media degli altri pezzi.
Per la prima volta ho potuto recensire una band a partire dalle sue matrici, esaminando i primissimi lavori e riuscendo a dare un giudizio più critico, ma sicuramente più completo.
Quindi posso dire, con tutta la cognizione di causa possibile, che questi ragazzi meritano.
Meritano innanzitutto per la scelta coraggiosa di buttarsi nella produzione di pezzi propri, sin dal principio e, grazie a questa scelta, sono riusciti a produrre un bell'album.
Meritano per la loro fantasia, per la bravura e la capacità di non essersi mescolati al mare di band indie, ma di sapersi distinguere, anche per un dettaglio solo.
Consigliati.
Martina Di Berardino
Ripercorrendo brevemente la storia della band: i Mirò nascono nel 2011, partendo immediatamente a produrre pezzi propri e calcando palchi molto importanti nella scena lombarda - oltre che a partecipare a varie iniziative a scopo benefico.
A Luci Spente ha un significato ben preciso: i ragazzi simboleggiano, con questo album, la speranza delle luci della ribalta che finalmente, si accenderanno anche per loro. Una premessa vincente, vedendo il percorso promettente della band.
Stilisticamente parlando, questo disco è un ottimo biglietto da visita, dove i ragazzi presentano molto bene il loro stile.
La sonorità è davvero variegata e ben mescolate: come ad esempio le due tracce titolate in inglese: Say You Love Me e In Your Life, bellissime, il violino in background che addolcisce la durezza della parte più 'rock', senza opprimerla, oppure Amerò Così e la aprifila Un Po' di Te, energiche ma allo stesso tempo orecchiabili e con un'interessante parte vocale.
Leggermente più calanti Così e Dalla Mia Vita, più lascive rispetto alla media degli altri pezzi.
Per la prima volta ho potuto recensire una band a partire dalle sue matrici, esaminando i primissimi lavori e riuscendo a dare un giudizio più critico, ma sicuramente più completo.
Quindi posso dire, con tutta la cognizione di causa possibile, che questi ragazzi meritano.
Meritano innanzitutto per la scelta coraggiosa di buttarsi nella produzione di pezzi propri, sin dal principio e, grazie a questa scelta, sono riusciti a produrre un bell'album.
Meritano per la loro fantasia, per la bravura e la capacità di non essersi mescolati al mare di band indie, ma di sapersi distinguere, anche per un dettaglio solo.
Consigliati.
Martina Di Berardino
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